Barbara Carniti racconta Alda Merini: ora mia madre è davvero mia


Alda Merini raccontata dalla figlia Barbara / sabato, Ottobre 4th, 2014
Barbara Carniti, figlia della celebre poetessa, ed il suo-nostro omaggio ad Alda
Barbara Carniti, figlia della celebre poetessa, ed il suo-nostro omaggio ad Alda

Alzarsi presto, di buona lena, e provare subito un’emozione infinita.

Per avere  trovato in posta questo racconto, perchè è tale, più che un’intervista, che ti aggroviglia i sentimenti nell’istante stesso in cui scopri che, in fin dei conti, l’Omaggio ad Alda non è altro che è  l’insieme di ricordi e nostalgie che ognuno di noi nutre per una delle più grandi poetesse del secolo scorso, Alda Merini.

Che abbiamo avuto la fortuna di leggere, assaporare, di assorbire.

E di  esplorare,  di nuovo daccapo, oggi, in questo blog, dove mi prefiggo di recuperare il senso delle parole, fino ad  urlare tutto ciò che, fino a qualche istante fa, avevamo avuto il coraggio solo di sussurrare.

Alda Merini è stata una delle donne d’autore che noi donne  vorremmo di certo diventare. Per i mille versi che, ogni singolo istante, ci muoiono sulle labbra, e che invece lei ha saputo esprimere sempre, ad ogni costo,  al posto di noi tutte.

Barbara Carniti
Barbara Carniti

E ce li racconta in questa semi-lettera, struggente,  la figlia, Barbara Carniti, con una terezza che fa commuovere come poche altre volte.
F.F.La poesia italiana coincide spesso son il nome di tua madre: tu, cose provi nel pronunciare oggi quelle parole?
Barbara Carniti: Provo grande orgoglio e grande emozione. Ricordo la prima volta che a scuola il professore di lettere ci fece leggere in classe Il mio primo trafugamento di madre-ero appena adolescente- e ancora sento sulla pelle la fierezza di sapere, dentro di me, che ad aver creato quell’incastro sublime di parole era stata mia madre. Ho amato, poi, la sua poesia da adulta, col tempo, e questo mi ha permesso di conoscere a fondo mia madre anche attraverso le note più intime della sua anima di poeta.

Foto di  una giovane poetessa Merini
Foto di una giovane poetessa Merini

 

F.F.Un percorso doloroso, di umile, ed il riconoscimento finale: cosa c’è in mezzo?
B.C. In mezzo c’è la vita. La quotidianità. Con le sue gioie, le sue delusioni, i suoi tormenti, i suoi distacchi. Le cose rimaste in sospeso. La voglia di imparare ad amare. Giorno dopo giorno. Come tutti. Di barcamenarsi, insomma, nel mondo e viverlo come meglio veniva. Ci sono state grandi risate, anche grandi pianti. Ora rimane il senso di una bellezza nel cuore che è priva di ogni futile orpello. Ora mia madre è davvero mia.

F.F.Lo stile di Alda, è spesso diretto, schietto: ci sono scritti che sono ancora nascosti nell’anima di una figlia?

B.C.Sì. Ma non parlo di inediti. Ci sono scritti nascosti nell’anima di una figlia perché hanno toccato corde che,

Gli anni del manicomio
Gli anni del manicomio

più di altri versi, hanno tradotto un sentire, hanno segnato un passaggio. Di quelli che amo definire “epocali”. Penso a poesie come Il grido, come Lirica antica, come quelle che mamma ha dedicato a me. Penso ad Un amante per ogni sospiro: sublime traduzione di un sentire comune che io, quando la ascoltai per la prima volta, ebbi modo quasi di esserne parte. E poi, per una casualità nient’affatto casuale, è diventata la colonna sonora di una parte della mia vita che vivo dentro di me come un dono del cielo. Tanti scritti, quindi. Ognuno di essi un gioiello dell’anima.

F.F.Alda, era anche una pianista: quanto la muscia ha influenzato le sue opere?
B.C.Credo moltissimo. Soprattutto nel senso di una profonda musicalità che è unanimemente riconosciuta ai suoi versi: si prestano benissimo alla musica. Alda Merini è stata musicata da Giovanni Nuti, le sue poesie

Alda al piano
Alda al piano

sono diventate canzoni e spesso il cantautore racconta di episodi in cui la mamma gli telefonava per dettargli dei versi che erano già, di per sé, canzoni. Lei era una grande pianista, cantava benissimo: avrebbe potuto fare la musicista, l’attrice… tante cose. E’ nata Poeta.

 

La collaborazione con Nuti
La collaborazione con Nuti

F.F.La poesia oggi: ha ancora un futuro, o forse ha un senso, secondo te, parlarne ancora?

B.C.La poesia oggi è viva: non è un caso che mi scrivano tanti giovani, giovanissimi a volte, attratti dalla poesia della mamma, affascinati dalla vita stessa dei poeti. Dopo la morte della mamma è capitato che io sia stata invitata ad eventi in suo onore e ricordo: tra gli incontri più belli penso ci siano proprio quelli nelle scuole. Davanti a ragazzi con gli occhi vispi e curiosi, dotati di prontezza davanti al testo poetico, sentito addosso, senza i ricami della sapienza, ma letti con l’istinto della loro purezza.

 

Federica Ferretti feat Barbara Carniti.